Dopo aver atteso tanto tempo le linee guida per la gestione dei centri estivi, le cooperative sociali aderenti all’Alleanza delle Cooperative dell’Emilia-Romagna (Legacoop, Confcooperative, Agci) forti delle esperienze di questi mesi, lanciano l’allarme esprimendo tutta la loro preoccupazione per la ripartenza dei servizi per l’infanzia 0-6 anni (asili nido e scuole materne). In assenza di linee guida i servizi non ripartiranno, pertanto le cooperative sociali avanzano precise proposte.
- Il mantenimento delle misure di sicurezza: dalle procedure di accoglienza-triage all’utilizzo delle mascherine e dei Dispositivi di Protezione Individuale. Dalle costanti sanificazioni al Patto di corresponsabilità gestori-famiglie con la possibilità di realizzare tamponi e/o test sierologici agli operatori alla presenza di chiare linee guida di comportamento in presenza di casi Covid e anche sulla riammissione dei bambini in caso di malattie “ordinarie” non Covid.
- Il ripristino dei parametri organizzativi (rapporti numerici adulto bambino) e strutturali (metri quadri a bambino) così come previsti nelle differenti direttive regionali prima dell’insorgenza del Covid.
- L’inserimento all’interno del sistema di risorse economiche aggiuntive per garantire la sicurezza e l’attenzione nei confronti dei servizi integrativi pre e post scuola e di sostegno ai bambini con disabilità.
“Come cooperazione sociale – dichiarano i rappresentanti dell’Alleanza Cooperative dell’Emilia-Romagna – siamo disponibili a svolgere la nostra parte e pronti a riaprire i servizi dal 1 settembre 2020 qualora uscissero le linee guida entro il 31 luglio. Abbiamo verificato in questo periodo che le famiglie, nonostante il Covid, hanno re-iscritto i bambini ai servizi ritenendoli un bene comune importante. Auspichiamo che questo apprezzamento venga manifestato con atti concreti anche dalla “politica” e dalle persone impegnate nelle Pubbliche Amministrazioni”.