Si chiama “Cooperare per innovare”, la nuova call che Confcooperative Terre d’Emilia (620 imprese associate, con 135.000 soci e 47.000 occupati nelle province di Reggio Emilia, Modena e Bologna) lancia per sostenere il rafforzamento delle attività dei giovani, dei liberi professionisti e dei gruppi informali (associazioni) che si muovono in diversi ambiti, con particolare riferimento a cultura, creatività, sostenibilità e innovazione.
“Sono aree – spiega il presidente di Confcooperative Terre d’Emilia, Matteo Caramaschi – che sono spesso caratterizzate da una forte precarietà del lavoro e da fragilità nel rapporto con un mercato che non premia adeguatamente competenze e creatività”.
“Proprio per questo – prosegue Caramaschi – puntiamo ad offrire nuove opportunità di aggregazione che prendano corpo in percorsi imprenditoriali all’interno dei quali siano valorizzate le individualità, le attitudini e le specializzazioni, ma al contempo consentano ai giovani e ai professionisti di strutturarsi in realtà più forti ed organizzate nei rapporti con la committenza”.
“Cooperare per innovare” è patrocinata dalla Regione Emilia-Romagna, dalla Camera di Commercio dell’Emilia e dalla Camera di Commercio di Bologna; si avvale del contributo della Camera di Commercio di Modena, del Comune di Modena e di Emil Banca; è sviluppata in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia, il Comune di Bologna, la Città Metropolitana di Bologna, il Centro servizi alle imprese B.MORE e Le Serre di Bologna.
“Un insieme di realtà importanti – osserva Caramaschi – cui siamo molto grati per la sensibilità con la quale hanno aderito al progetto, guardando, in particolare, alle opportunità che si possono aprire per i giovani e altri soggetti che sono attivi nell’ambito culturale, dell’innovazione sociale, della sostenibilità e dell’innovazione tecnologica”.
La call “Cooperare per innovare” sarà aperta fino al 31 marzo, ed entro questo termine possono essere presentati progetti d’impresa che riguardino proprio la valorizzazione del patrimonio culturale, le sfide sociali (dall’inclusione alla coesione comunitaria), l’innovazione tecnologica in ambito sociale, culturale e creativo, l’economia circolare, le energie rinnovabili, la riduzione dell’impatto ambientale.
Una commissione di esperti valuterà poi le proposte pervenute, selezionando i progetti che saranno ammessi a “Imprendocoop – scuola di cooperazione”, un percorso formativo finalizzato a sostenere team selezionati nella creazione e sviluppo di cooperative e/o imprese sociali che comprende approfondimenti sui modelli d’impresa, sui modelli di business e design nei servizi culturali e creativi, analisi di mercato, strumenti finanziari, marketing e comunicazione.
A conclusione del percorso, ai 5 progetti che prenderanno forma in impresa saranno riservati voucher per un importo di 6.000 ad impresa per il pagamento di servizi di supporto allo start-up: spese di costituzione, servizi contabili e del lavoro, consulenze verticali di mentoring e tutoraggio. Con il supporto di Emil Banca saranno offerte inoltre agevolazioni per l’apertura del C/C bancario, finanziamenti a tassi agevolati, consulenza finanziaria, agevolazioni per realizzare crowdfunding con IdeaGinger.
“La call ‘Coooperare per innovare’ – conclude il presidente di Confcooperative Terre d’Emilia, Matteo Caramaschi – rientra nel più ampio progetto di promozione di nuova impresa denominato ‘N-GAGE’, nell’ambito del quale sono previste altre iniziative e nuove call indirizzate ad altri ambiti di lavoro, tra i quali le attività sportive”.
Tutte le informazioni sulla call “Cooperare per innovare sono su: https://ngagecooperiamo.it/call/