Una trasformazione digitale inclusiva è possibile. Lo confermano le esperienze di cooperative illustrate questa mattina al Palazzo della Cooperazione di Bologna in occasione dell’evento “Innovazione e competitività digitale: il futuro delle imprese cooperative”, a conclusione del progetto regionale di trasformazione digitale delle cooperative promosso da Confcooperative Emilia Romagna con il supporto di Node – Digital Innovation Hub e il sostegno della Regione Emilia-Romagna nell’ambito dell’Azione 1.2.3 del PR-FESR 2021-2027. Nel corso dell’evento sono intervenuti gli esperti di Ifab e di Dinova, mentre le conclusioni sono state affidate a Dimitri Tartari (responsabile area presidio politiche dell’Agenda Digitale della Regione Emilia-Romagna) e a Roberto Ricci Mingani (responsabile settore Innovazione sostenibile, Imprese, Filiere produttive della Regione)
Formazione di management e operatori, accesso a bandi e finanziamenti sia pubblici che privati, avvio di sperimentazioni con il coinvolgimento di personale qualificato, utilizzo di sistemi di Intelligenza Artificiale a supporto dei lavoratori con lo scopo di migliorare la qualità del servizio: queste alcune delle caratteristiche principali emerse dalle testimonianze di innovazione digitale raccontate dalle cooperative. In particolare, la cooperativa sociale Coopattiva di Modena ha illustrato il percorso di “Pratiko”, il software flessibile per la gestione documentale introdotto già da alcuni anni, che ha portato all’inserimento di uno specialista informatico nel team aziendale e che ha permesso l’apertura di una vera e propria nuova area aziendale che offre alle aziende servizi di vario tipo tra cui dematerializzazione dei documenti, data entry, gestione bolle doganali e note spese. Con questo software lavorano 19 persone, di cui 17 con svantaggi certificati, e si genera un fatturato pari al 10% del totale aziendale. Il Consorzio Solco Ravenna ha invece presentato la creazione delle App Operatore e App Manager utilizzate in via sperimentale in una residenza per anziani da 60 posti letto, così da consentire un controllo più efficace sugli ospiti (soprattutto nelle ore notturne) con un sistema di alert e di rilevazione delle loro condizioni, per migliorare il servizio e il lavoro degli operatori. Infine la cooperativa sociale Lo Scoiattolo, presente nell’Appennino bolognese, ha raccontato l’evoluzione della propria Bottega in e-commerce con l’obiettivo di fare dialogare acquirenti e produttori, prevedendo anche una sezione dedicata ai gruppi di acquisto collettivo e con la possibilità di partecipare agli investimenti degli agricoltori.
“Le innovazioni raccontate questa mattina – ha spiegato Danilo D’Elia, ceo di Node – Digital Innovation Hub di Confcooperative – sono state sostenute dal bando dedicato alla cooperazione digitale promosso con il sostegno di Google.rog, divisione filantropica di Google, e di Fondosviluppo (fondo mutualistico di Confcooperative), iniziativa che ci ha permesso di accompagnare 200 cooperative nei percorsi di innovazione e trasformazione digitale. Abbiamo riscontrato come il livello medio delle competenze digitali spesso risulti inferiore nelle realtà con dimensioni più piccole, che magari hanno meno risorse disponibili. Quindi è proprio sulle micro e piccole imprese che stiamo concentrando la nostra attenzione, affinché la transizione digitale sia sempre più inclusiva e non lasci indietro nessuno”.
“Vogliamo mettere le nostre cooperative nelle migliori condizioni per affrontare le sfide che la trasformazione digitale richiede – ha aggiunto Pierlorenzo Rossi, direttore di Confcooperative Emilia Romagna – e per fare questo stiamo mettendo in campo una serie di azioni che vanno dalla partecipazione a Ifab, la fondazione del Tecnopolo di Bologna dedicata a Big Data e Intelligenza Artificiale, alle iniziative di digitalizzazione sostenute dalla Regione che portiamo avanti insieme al Node fino alle attività di formazione e divulgazione delle competenze digitali come il progetto TechTerapy sviluppato nell’ambito del Servizio Civile Digitale”.