“La cooperazione ambisce ad essere tra gli attivatori dei processi di innovazione trasformativa, che superano i confini tra i settori e coinvolgono i diversi soggetti presenti, per promuovere uno sviluppo sostenibile e inclusivo. Ritengo che le nostre Associazioni di categoria debbano avere il coraggio di andare oltre la loro funzione di rappresentanza, agendo come vero e proprio sindacato di territorio”.
Così il presidente di Confcooperative Emilia Romagna Francesco Milza nell’ambito del suo intervento alla Conferenza Regionale della Cooperazione dal titolo “Le cooperative e il loro ruolo nei processi di innovazione trasformativa”, tenutasi nella mattinata di martedì 24 settembre al Tecnopolo di Bologna, un evento di confronto sullo stato della cooperazione, con al centro il tema dell’Economia Sociale, a cui hanno preso parte, tra gli altri, anche l’assessore regionale allo Sviluppo economico Vincenzo Colla e la direttrice generale conoscenza, ricerca, lavoro e imprese della Regione, Morena Diazzi.
Proprio a quest’ultima è stata affidata l’apertura dei lavori con una breve analisi su strumenti, progetti e risorse in attuazione delle politiche regionali in ambito cooperativo, all’interno della quale sono stati ricordati nuovi obiettivi fondamentali come lo sviluppo delle comunità energetiche, l’attenzione alla rigenerazione urbana e ai servizi alle persone, l’innovazione tecnologica e quella sociale e utili strumenti come il nuovo HUB di ricerca, senza scordare che il 2025 sarà l’Anno internazionale delle cooperative.
Per l’occasione è stato anche presentato e distribuito l’Osservatorio Biennale sulla Cooperazione 2022/23 (consultabile nei materiali), commentato dal vicesegretario generale di Unioncamere Emilia-Romagna, Guido Caselli, che ha sottolineato come, sebbene i numeri della cooperazione in termini di fatturato siano positivi, si riscontri particolare difficoltà ad attirare nuovi addetti e far nascere nuove imprese cooperative, ricordando con forza la necessità di diffondere il modello. “La cooperazione non deve essere un piano B, non è un elemento marginale dell’economia di questa regione, ma un fattore trainante in quanto vero modello di cambiamento. La cooperazione è una comunità che si fa impresa, questa è la differenza fondamentale e la caratteristica da promuovere.”
A seguire si sono alternati sul podio della conferenza Gianluca Benzoni (UNCI Emilia-Romagna), con un intervento volto a sottolineare il ruolo cruciale della governance nelle imprese cooperative e il fondamentale apporto della Regione Emilia-Romagna nel successo del modello a livello locale, e Massimo Mota (AGCI Emilia-Romagna),che nel ricordare il ruolo della Consulta della cooperazione nei processi di cambiamento in atto, ha messo in evidenza una grande responsabilità del mondo cooperativo: “Siamo in un periodo in cui fragilità, debolezze e urgenze chiedono risposte, la cooperazione deve sentirsi addosso il compito di fornirle”.
La conferenza è entrata poi nel merito del tema dell’Economia Sociale con gli interventi del presidente Milza e della direttrice di Social Economy Europe, Sarah De Heusch.
“L’Unione Europea riconosce un ruolo fondamentale alla cooperazione nell’ambito della strategia di Economia Sociale, in quanto ha capito che un sistema basato esclusivamente sulla remunerazione del capitale non tiene più rispetto alle sfide delle trasformazioni sistemiche. – afferma Milza - Confidiamo che il piano nazionale di attuazione dell’Economia Sociale, tutt’ora in preparazione, possa prevedere anche forme di sostegno e incentivi per la creazione di nuove imprese cooperative”.
“Ci sono ancora difficoltà, a volte, a parlare di Economia Sociale, poiché storicamente in Europa essa è stata concepita e discussa in modi diversi. È però fondamentale trovare punti d’incontro e avere figure di riferimento che coordinino questo tema trasversale, come un commissario dell’Economia Sociale, figura che si sta proponendo a livello UE” - ha commentato De Heusch.
Anche la tavola rotonda sull’innovazione trasformativa che ha visto protagonisti il presidente di Legacoop Emilia-Romagna, Daniele Montroni, il presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Enzo Lattuca e la delegata all’Economia Sociale della Città Metropolitana di Bologna, Daniela Fredi, ha toccato l’argomento, facendo emergere la proposta della delegata di un assessorato all’Economia Sociale, specialmente in una regione che sente così forte questa vocazione come l’Emilia-Romagna.
La chiusura dei lavori è stata affidata all’assessore Colla che ha tenuto a ringraziare il movimento cooperativo per il lavoro svolto per la comunità anche in momenti complessi come quelli degli ultimi anni e ha ribadito l’impegno necessario nell’ambito dell’Economia Sociale. “Economia Sociale significa nuovo modello di redistribuzione. È giunto il momento di pensare a fondi dedicati ad una nuova operazione di ricucitura sociale.”