Danilo D’elia è Amministratore Delegato di NODE, società di sistema nei servizi digitali e Digital Innovation Hub di Confcooperative, nonché presidente di Cooperazione Digitale, un consorzio per lo sviluppo digitale delle cooperative. Sulla scia dei risultati recentemente pubblicati dal Digital Maturity Assesment 2023 di NODE riguardante la digitalizzazione delle cooperative, abbiamo fatto il punto con D’Elia sulla digitalizzazione nel mondo cooperativo.
Partiamo da una breve presentazione di NODE. Chi siete, di cosa vi occupate, quali sono i valori e la missione principali che guidano l’azienda?
Node è una cooperativa specializzata in servizi digitali ed è la società di sistema di Confcooperative in questo settore. Il nostro scopo è di erogare servizi per le imprese aderenti a Confcooperative, le relative strutture confederali, tutte le PMI e non profit presenti sul territorio nazionale.
Tra i principali servizi offerti da NODE ci sono: sviluppo software, app, siti web, portali ed e-commerce, servizi infrastrutturali, gestione di reti informatiche, postazioni di lavoro, cloud ed eventi digitali.
NODE è anche capofila di una società consortile costituita da 19 realtà digital aderenti a Confcooperative, grazie alla quale partecipiamo ad iniziative volte a promuovere l’innovazione digitale delle cooperative con il progetto “Cooperazione digitale” finanziato da Google.org.
Inoltre, siamo stati riconosciuti dal MIMIT quale Digital Innovation Hub di Confcooperative, con il compito di sensibilizzare, formare e supportare le imprese nelle opportunità digitali. Come DIH NODE offre quattro servizi fondamentali: attività di Digital Assessment per verificare i livelli di maturità digitale, definizione di percorsi per la trasformazione digitale, scouting di bandi e opportunità finanziarie dedicate alla trasformazione digitale e attività di Digital Education.
I valori su cui NODE basa il proprio lavoro sono l'affidabilità, la competenza e l'adattabilità. Inoltre, crediamo fermamente nei valori della cooperazione e ci impegniamo a trasmettere consapevolezza sugli effetti che il digitale può avere sull’ambiente e sulla società.
Quanta consapevolezza in merito alle competenze digitali riscontrate oggi nelle imprese e nei professionisti? Quali le criticità maggiori?
La consapevolezza delle competenze digitali varia notevolmente tra le imprese e i professionisti. C'è un crescente riconoscimento della loro importanza come driver essenziale per l'innovazione e la competitività, tuttavia, le criticità maggiori sono legate alla sfera dimensionale: molte piccole e medie imprese faticano a tenere il passo con l’evoluzione rapida delle tecnologie e dei processi digitali.
Questo è spesso dovuto alla carenza di competenze digitali adeguate nelle organizzazioni, unita a ridotte disponibilità di risorse economiche e di tempo del management dedicato a questi temi. Le imprese devono comprendere che le competenze digitali non sono solo un costo, ma un investimento strategico che può generare valore tangibile e migliorare la loro sostenibilità e competitività.
Quali sono le maggiori sfide che affrontate?
Le sfide significative sono diverse, sia interne, riflettendo la complessità e la dinamicità del settore, che esterne, con l’opportunità di aiutare una tipologia di imprese che spesso non trova sul mercato soluzioni su misura per le proprie esigenze. Uno dei nostri principali obbiettivi è mantenere il passo con cambiamenti velocissimi e garantire che le nostre soluzioni software e programmi di formazione rimangano all’avanguardia e rilevanti per i clienti. Con l’aumento dell’uso delle tecnologie digitali, la sicurezza e la privacy dei dati sono diventate preoccupazioni primarie, assicurare che le nostre soluzioni software rispettino gli standard richiesti è essenziale e necessità di attenzione costante. Il nostro approccio vuole essere proattivo e orientato a soluzioni personalizzate per ogni cliente, adottando pienamente la metodologia agile per lo sviluppo dei progetti.
In che modo l’azienda contribuisce alla sostenibilità e all’impatto sociale?
Innanzitutto, siamo orgogliosi di possedere la certificazione PDR125, che attesta il nostro impegno verso la parità di genere, tema su cui lavoriamo anche in collaborazione con l’Università di Bari attraverso l’attivazione di un dottorato sui Gender Studies.
Contribuiamo poi alla sostenibilità lavorando a progetti che abbiano positivi impatti ambientali e sociali, come nel caso di Orto 2.0. Abbiamo creato per questa cooperativa agricola una soluzione digitale completa: una piattaforma web e un'app mobile che virtualizza un orto, consentendo agli utenti di monitorare e gestire le coltivazioni. Grazie all'algoritmo di AI, gli utenti possono ottimizzare la disposizione delle piante, migliorando la produttività e la sostenibilità. Il nostro contributo ha reso possibile creare un vero e proprio ponte tra innovazione tecnologica e sostenibilità agricola, rivalutando spazi urbani inutilizzati e favorendo lo sviluppo della biodiversità.
Quali passi state facendo per rendere il settore della tecnologia più inclusivo?
Noi ci impegniamo per rendere il settore tecnologico più inclusivo, consapevoli che la diversità è essenziale per l'innovazione. Uno dei nostri focus è l’organizzazione di webinar gratuiti su temi cruciali come parità di genere e diversità, equità e inclusione (DE&I).
Inoltre, prestiamo particolare attenzione alla progettazione di soluzioni tecnologiche accessibili. Promuoviamo l’adozione di principi di design inclusivo per far sì che i nostri prodotti siano utilizzabili da una vasta gamma di utenti.
Su questo tema vorrei parlare del nostro progetto di collaborazione con Cooperativa Serena che ha come obiettivo principale il miglioramento dell'assistenza e dei servizi educativi e socioriabilitativi nel ferrarese. Durante l'emergenza Covid-19, è emersa la necessità di strumenti efficaci per l'assistenza da remoto. Per rispondere a questa esigenza, abbiamo sviluppato Aut-Click, una piattaforma multimediale che permette di svolgere attività di training abilitativi a distanza.
Il successo di questo progetto è stato anche riconosciuto con il premio SocialTech. Inoltre, abbiamo stretto una partnership strategica con AccessiWay, leader sul tema della disabilità digitale, per ampliare la nostra offerta di soluzioni inclusive.
Poche settimane fa, abbiamo riportato in un articolo sul nostro portale alcuni dati del vostro Digital Maturity Assesment 2023, riguardante la digitalizzazione delle cooperative aderenti. Come commenta questi dati e quale crede sia la strada da intraprendere per migliorare i livelli di digitalizzazione del mondo cooperativo?
I dati del nostro Digital Maturity Assessment 2023 mostrano chiaramente che, sebbene ci sia stata una lieve crescita del punteggio medio di competenze digitali e adozione delle tecnologie, il progresso è ancora lento. Nonostante alcune cooperative abbiano fatto passi avanti significativi, la maggior parte si trova ancora in una fase di transizione o con un livello di digitalizzazione insufficiente. Questo gap potrebbe limitare la capacità di innovare e competere efficacemente, rendendo indispensabile un approccio più mirato per promuovere l'adozione di soluzioni tecnologiche avanzate.
Per migliorare i livelli di digitalizzazione, è fondamentale che le cooperative investano nella formazione, concentrandosi sul potenziamento delle competenze del personale. Questo aggiornamento non solo accresce la competitività, ma consente anche una maggiore capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti tecnologici e alle nuove opportunità. Le cooperative dovrebbero puntare non solo sull'adozione di nuove tecnologie, ma anche sulla loro integrazione nei processi quotidiani, coinvolgendo tutti gli aspetti dell'organizzazione, dai processi interni alla gestione delle relazioni con clienti e utenti.
C’è qualcosa che vorrebbe aggiungere o qualche messaggio particolare che vorrebbe lasciare?
Come ultima nota vorrei sottolineare l’importanza che può avere il sistema Confcooperative nell’accompagnare le sue associate sui temi del digitale: in un mondo che viaggia a grande velocità, spinto da innovazioni continue come l’intelligenza artificiale, la nostra organizzazione può avere un ruolo fondamentale nel supportare le cooperative a fare le scelte più giuste, con un ruolo terzo rispetto ai tradizionali player di mercato, abituati a logiche di comunicazioni da “WOW”, che però spesso lasciano nella pratica insoddisfatti i clienti. Con meno sensazionalismo e calando il giusto digitale nei contesti specifici della cooperazione, si possono ottenere ottimi risultati. Non a caso abbiamo partecipato al bando promosso dalla Regione Emilia-Romagna "Azioni di sistema a favore della rete regionale per la transizione digitale delle imprese” per cui nei prossimi mesi promuoveremo, in collaborazione con Confcooperative Emilia Romagna e le Confcooperative del territorio, una serie di iniziative riguardanti formazione, informazione e workshop operativi, per promuovere un digitale utile alle imprese e che non lasci indietro nessuno.