Rafforzare il sostegno alle imprese dell’economia sociale che in Europa rappresentano l’8% del prodotto lordo con oltre 2,8 milioni di imprese e associazioni che danno lavoro a 13,6 milioni di persone. A chiederlo è l’Allenza delle Cooperative Italiane nel corso di un confronto con gli europarlamentari che si è tenuto martedì 14 maggio 2024 in vista delle elezioni europee. Dalla cooperazione arriva anche la richiesta di più attenzione ai settori primari dell’agroalimentare in chiave di transizioni verde e il riconoscimento della funzione che può avere la cooperazione nella transizione digitale. Va rafforzato, inoltre, il ruolo delle comunità energetiche per produrre energia più sostenibile e va riconosciuta una fiscalità che sostenga le imprese sociali e i workers buy out. “La legislatura europea che si conclude, contrassegnata da emergenze senza precedenti, dal Covid all’aggressione russa all’Ucraina alla crisi energetica, ci ha consegnato una Unione Europea all’altezza di queste sfide epocali. Una occasione per confermare e potenziare l’Unione Europea come grande soggetto internazionale democratico. Il movimento cooperativo è europeista da sempre, per una Europa dei diritti, del lavoro, del welfare, delle persone, di tutte le imprese e per un’economia europea che metta al centro questi valori e non solo i capitali finanziari”, conclude l’Alleanza.
LE RICHIESTE DELLA COOPERAZIONE AL FUTURO PARLAMENTO EUROPEO
Sostegno alle imprese dell’economia sociale. Includere tra le priorità per il periodo 2024-2029 il sostegno alle imprese dell’economia sociale e la creazione di un portafoglio ad hoc. Riconferma per l’intergruppo per l’economia sociale per proseguire nel confronto tra la politica e gli stakeholders europei e nazionali.
Transizione verde. Recuperare un metodo di dialogo e di confronto tra istituzioni e rappresentanti delle imprese. È indispensabile non solo riconciliare la mitigazione del cambiamento climatico con l’attività del settore agroalimentare e della pesca ma anche riposizionare il ruolo di queste attività primarie come asset strategico per l’Europa.
Transizione digitale. È un percorso nel quale l’Alleanza è fortemente impegnata nel coinvolgimento delle proprie cooperative. Per questo va riconosciuto il ruolo che il modello cooperativo può ricoprire in materia di gestione dei dati nell’interesse più ampio della collettività e nelle piattaforme digitali per garantire maggiore tutela ai lavoratori
Economia e fiscalità. Consolidare il Recovery Fund con dotazione finanziaria significativa per agganciare le grandi sfide relative alle riforme e agli investimenti necessari per restare competitivi. In materia di fiscalità, alle iniziative legislative comunitarie chiediamo un regime favorevole allo sviluppo delle imprese dell’economia sociale con particolare riferimento alla detassazione degli utili destinati a riserva indivisibile e a possibili esenzioni per facilitare la creazione di workers buy out.
Normativa bancaria. Il riconoscimento strutturato della proporzionalità delle misure regolatorie e di controllo continua ad essere la priorità per le banche di credito cooperative.
Energia. Completare la realizzazione di un modello energetico sostenibile, democratico, partecipato, cooperativo, resiliente, attribuendo priorità assoluta all’amplificazione del ruolo delle comunità energetiche in forma cooperativa e promuovendo autoconsumo individuale e collettivo, nonché forme mutualistiche senza scopo di lucro di acquisto collettivo di beni e servizi energetici in forma cooperativa.
Nelle foto, alcuni momenti dell’incontro tenutosi al Palazzo della Cooperazione di Roma con l’intervento del presidente di Confcooperative Maurizio Gardini.