Pubblichiamo di seguito l’editoriale del presidente di Confcooperative Emilia Romagna, Francesco Milza, pubblicato nel numero di maggio 2024 di In Piazza, il mensile di Confcooperative Romagna distribuito in oltre 40.000 copie ai soci delle cooperative romagnole.
ACCOMPAGNIAMO LE IMPRESE NELLE TRANSIZIONI
Ci siamo lasciati alle spalle anni difficili. Molto difficili. Anni nei quali la nostra società è stata stravolta e ne è uscita profondamente cambiata su più livelli. La pandemia con tutte le conseguenze sanitarie, sociali ed economiche che ha comportato; la guerra che sconfina in Europa innescando una crisi energetica senza precedenti e nuovi conflitti anche di carattere commerciale; le nuove tensioni geopolitiche internazionali, a partire dal Medio Oriente. E ancora una spirale inflattiva che ha penalizzato il potere d’acquisto delle famiglie, gli effetti dei cambiamenti climatici abbattutisi in particolare sulle produzioni agricole e della pesca, fino a nuovi problemi che limitano lo sviluppo economico come la carenza di manodopera professionalità richieste dal mercato.
Ebbene, a fronte di tutte queste situazioni che hanno sensibilmente caratterizzato il mio secondo mandato 2020-2023 alla presidenza di Confcooperative Emilia Romagna, sono convinto che ancora una volta la cooperazione abbia dimostrato tutta la resilienza propria di un modello di impresa capace di dare risposte alle sfide della contemporaneità. Pandemia, guerre, crisi internazionali hanno palesato quanto sia importante e strategico per un Paese poter contare su imprese che non delocalizzano, che approcciano i mercati esteri per generare valore in casa propria, facendo di questa mission un punto di forza e coerenza. Imprese che non cercano scorciatoie, perché hanno nel Dna quei valori di mutualità, solidarietà e democrazia che rappresentano la cifra distintiva del nostro agire.
In questi anni così difficili, non sono mancati alcuni elementi positivi che fanno sperare in meglio per il futuro. Ed è quel che ho voluto ribadire davanti alle oltre 400 persone intervenute all’Assemblea Regionale di lunedì 8 aprile scorso a Bologna, al termine della quale i delegati mi hanno onorato nuovamente della loro fiducia per un terzo mandato alla presidenza di Confcooperative Emilia Romagna. Tra questi elementi positivi, c’è da registrare l’attenzione che l’Unione Europea ha iniziato a riservare ai temi dell’Economia Sociale. Non più tramite una mera elencazione di principi, ma con un vero Piano strategico comunitario e una successiva richiesta agli Stati membri di agire in questa direzione. È forse il riconoscimento più importante che la cooperazione nel suo insieme - in quanto pilastro dell’Economia Sociale dal comparto agroalimentare a servizi, produzione, abitazione, credito, fino a welfare e sanità - ha ottenuto negli ultimi anni, perché è la conferma anche da parte delle Istituzioni europee che il modello di economia estrattiva ha fatto il suo tempo a vantaggio di un modello generativo e redistributivo, che le cooperative declinano in tutti i settori.
Sono convinto che oggi il compito del Movimento cooperativo a tutti i livelli, proprio in questa rinnovata attenzione al modello dell’Economia Sociale, sia quello di accompagnare le nostre imprese nelle transizioni in corso (da quella ecologica a quella digitale e tecnologica senza dimenticare la crisi demografica), tenendo la barra dritta sui nostri valori.
Francesco Milza
Presidente Confcooperative Emilia Romagna
Fonte: In Piazza