PARMIGIANO REGGIANO, OK A BILANCIO 2019 E MISURE PER RIEQUILIBRIO

PARMIGIANO REGGIANO, OK A BILANCIO 2019 E MISURE PER RIEQUILIBRIO

L’assemblea ha approvato le misure straordinarie per sostenere il riequilibrio di mercato dopo impatto Covid-19, dazi Usa, Brexit e aumento offerta.

 

mercoledì 24 giugno 2020

Si è tenuta oggi l’Assemblea generale dei consorziati del Parmigiano Reggiano durante la quale il Consorzio ha approvato a larga maggioranza il bilancio consuntivo 2019. L’Assemblea ha inoltre approvato le misure straordinarie che puntano a riequilibrare le condizioni di mercato.

 

Il bilancio 2019 ha evidenziato un incremento della produzione pari a 54.498 forme: 1,47% in più rispetto al 2018. Il Parmigiano Reggiano chiude l’anno con 3.754.193 forme prodotte contro le 3.699.695 dell’anno precedente. Sono conseguentemente aumentati i ricavi39.807.305 euro contro i 35.452.548 del 2018 - che derivano principalmente dai contributi che i caseifici devono versare al Consorzio per produrre la DOP. Il 2019 ha visto un consolidarsi degli investimenti in marketing e comunicazione che hanno raggiunto i € 25,5 milioni di euro contro i 22 milioni del 2018.

 

L’Assemblea si è svolta in videoconferenza, un unicum negli oltre ottanta anni di storia del Consorzio, per garantire il rispetto delle norme anti-contagio. Nonostante ciò, la partecipazione è stata alta da tutte le province del comprensorio: 166 produttori che rappresentano il 51,3% del totale dei caseifici del Parmigiano Reggiano.

 

Approvato il bilancio, l’attenzione dei produttori si è spostata sul tema dei prezzi. Nonostante la crescita dei volumi di vendita nella grande distribuzione, le quotazioni del Parmigiano Reggiano all’origine hanno registrato negli ultimi mesi un calo importante a causa di diversi fattori esogeni. Il trend positivo che aveva caratterizzato gli ultimi tre anni si era già invertito a ottobre 2019, in concomitanza con Brexit e l’introduzione dei dazi del Governo americano. La flessione è poi continuata, aggravandosi, nel periodo del lockdown a causa della riduzione delle vendite all’estero e la chiusura del canale Horeca.

 

Un contesto esasperato anche da fattori endogeni come la generale crescita produttiva che ha interessato il comparto dei formaggi a pasta dura: negli ultimi dieci anni, la produzione di Parmigiano Reggiano e Grana Padano è aumentata complessivamente di 1,9 milioni di forme (+ 31,5%) a cui va aggiunto l’aumento dei “bianchi”. 

 

L’obiettivo delle misure approvate dall’Assemblea è quello di ripristinare le condizioni di equilibrio del mercato. Il Consorzio acquisterà dai suoi 335 caseifici 320mila forme (160mila dell’ultimo quadrimestre 2019 e 160mila del primo quadrimestre 2020) così da riequilibrare il mercato. Le forme saranno conservate nei magazzini, fatte stagionare più a lungo e reimmesse progressivamente sul mercato quando sarà possibile ottenere una remunerazione adeguata al prodotto sulla base di una precisa strategia di penetrazione nei mercati. Il Consorzio inoltre limiterà ulteriormente le quote di produzione che sono stata stabilite per il triennio a venire.