CODICE DEGLI APPALTI, BENE IL NUOVO APPROCCIO

CODICE DEGLI APPALTI, BENE IL NUOVO APPROCCIO

Ampia partecipazione al seminario promosso dalle Federazioni regionali di Lavoro e Servizi e Federsolidarietà. Le nuove norme al via dal 1° luglio.

martedì 27 giugno 2023

Un cambio di paradigma, un nuovo percorso da intraprendere insieme – Pubblica amministrazione e imprese – in un rapporto di reciproca fiducia e collaborazione, mantenendo il massimo rispetto per i ruoli distinti. È questa la visione di fondo del nuovo Codice dei Contratti Pubblici (più frequentemente chiamato Codice degli Appalti) che entrerà in vigore dal 1° luglio 2023 e che è emersa nel corso del seminario svoltosi nella mattinata di martedì 27 giugno 2023 al Palazzo della Cooperazione, dal titolo “Il nuovo Codice dei Contratti Pubblici: tra innovazione e tradizione”. Promosso dalle federazioni regionali di Confcooperative Lavoro e Servizi e Confcooperative Federsolidarietà e moderato da Alessio Passini (presidente Confcooperative Lavoro e Servizi Emilia Romagna), il convegno è stata l’occasione per ascoltare tecnici ed esperti che hanno illustrato le novità essenziali per il mondo cooperativo.

 

Dopo l’introduzione del segretario generale di Confcooperative Marco Venturelli (in video-collegamento dalla sede europea di Bruxelles), che ha sottolineato l’impegno dell’Organizzazione a ridurre il numero di contratti nazionali depositati al Cnel attraverso la promozione di una legge sulla rappresentatività sindacale, è toccato all’avv. Pietro Moro di ICN fornire un inquadramento generale evidenziando come “con questo nuovo Codice si registra un nuovo paradigma perché si parte dal principio di fiducia da parte della Pubblica amministrazione nei confronti degli operatori economici”. Sulla stessa linea anche l’avv. Silvia Marzot (membro del Gruppo di lavoro del Tavolo tecnico che ha emendato e affinato la prima bozza redatta dal Consiglio di Stato), che si è soffermata in particolare sulla disciplina dei consorzi e dei raggruppamenti temporanei degli operatori economici. La parola è poi andata al direttore di Intercent-ER Ing. Adriano Leli, intervenuto sul principio della conservazione dell’equilibrio contrattuale, la rinegoziazione del contratto e la revisione dei prezzi, oltre che sulla necessità di qualificare la stazioni appaltanti come più volte chiesto dai rappresentanti del mondo cooperativo. Spazio infine alle novità per il Terzo settore e i servizi sociali, con l’intervento dell’avv. Luciano Gallo di Anci Emilia-Romagna.

 

“La principale differenza del nuovo Codice degli Appalti rispetto a quello precedente sta nel principio ispiratore, improntato alla fiducia verso le imprese e non al mero controllo di attività ritenute già potenzialmente a rischio di illeciti, finalmente usciamo dal presupposto che negli appalti debbano fisiologicamente annidarsi situazioni di concussione e corruzione – ha concluso il presidente di Confcooperative Emilia Romagna Francesco Milza -. Oltre a questo cambio di paradigma nell’approccio, che vede il sistema delle imprese come partner al servizio della Pubblica amministrazione, la previsione di requisiti che possano premiare negli appalti la territorialità delle imprese non può che essere salutata con favore dal mondo cooperativo che fa della sussidiarietà e della vicinanza alle comunità una delle cifre distintive del suo agire”. Permangono tuttavia, come sottolineato da Milza, alcune preoccupazioni “come le soglie molto elevate che prevedono affidamenti diretti e procedure negoziate senza bandi, l’assenza di un limite alla percentuale di sub-appalto, il rischio che il richiamo ai contratti collettivi nazionali di riferimento per fare argine al dumping contrattuale, possa però penalizzare realtà come le cooperative sociali di inserimento lavorativo che hanno l’obiettivo primario di inclusione sociale nei confronti di persone con fragilità e disabilità”.

 

Nella foto principale, l’intervento dell’avv. Moro in apertura del seminario.

Nelle foto in gallery gli interventi degli altri relatori e la platea presente in Sala Bersani.