“Con Silvio Berlusconi scompare una delle figure storiche di questa stagione politica e della storia repubblicana degli ultimi trent’anni. Il rapporto con Confcooperative non fu semplice, ma ci siamo incontrati, abbiamo avuto modo di far conoscere il valore e la funzione sociale della cooperazione tanto che nel 2008 Silvio Berlusconi definì il mondo di Confcooperative strategico nell’ambito dell’economia sociale del Paese e rispondente alla Dottrina sociale della Chiesa»”.
Così Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative ricorda commosso la scomparsa del presidente Silvio Berlusconi.
Era il 20 marzo 2008 quando Berlusconi incontrò Confcooperative nella sede romana dell’Associazione (nella foto). “Siamo consapevoli – disse in quell’occasione come riportato sulla pagina Facebook di Confcooperative Nazionale – che la cooperazione vera, quella autentica, è estremamente positiva, rappresenta il 7% del Pil, occupa 1 milione di persone e risponde alla Dottrina Sociale della Chiesa. Credo che la vera cooperazione debba essere indipendente dalla politica e dai partiti. Il mondo cooperativo interpreta l’economia sociale di mercato”.