Le Organizzazioni della pesca (Alleanza Cooperative Italiane Pesca, Federpesca, Coldiretti Impresa Pesca, Unci Agroalimentare) rispondono all’appello dell’Alleanza Europea della pesca a strascico per dare vita a una larga protesta contro le politiche europee che stanno mettendo a rischio il futuro del settore. I pescatori europei sono chiamati a protestare unitariamente contro le politiche dell'UE che mettono in gioco il futuro di un settore di vitale importanza, esprimendo il forte disagio per i divieti di pesca e le restrizioni che si intendono imporre alla pesca a strascico dalla Commissione europea attraverso il Piano d'azione per proteggere gli ecosistemi marini.
La pesca è competenza esclusiva dell’Unione Europea. Tuttavia, quella che dovrebbe essere una politica che unisca i pescatori e li renda orgogliosi dell'UE, si è invece trasformata in un motivo di privazione dei diritti civili. Il settore della pesca si trova ad affrontare enormi sfide come la Brexit, gli effetti della pandemia post-COVID, la concorrenza sullo spazio marino con altri settori economici come gli impianti eolici offshore, l'inflazione e i costi energetici alle stelle. La Commissione Europea con il suo Piano d'Azione e la sua proposta di vietare la pesca a strascico nel 30% dei nostri mari arriva con una ulteriore tagliola che mette in ginocchio il comparto e che, con questa proposta di ulteriore riduzione della pesca a strascico, ha scatenato proteste dei governi, del Parlamento Europeo e dello stesso settore della pesca.
Le marinerie dell’Emilia-Romagna aderiscono all’appello delle Associazioni nazionali ed europee con 6 presidi nei porti della regione: Bellaria Igea-Marina, Cattolica, Cesenatico, Goro, Porto Garibaldi e Rimini. L’appuntamento è fissato per sabato 6 maggio alle ore 11.30. Nei porti pescherecci dell’Emilia-Romagna verranno attivate per cinque minuti le sirene dei pescherecci stazionati nei porti per evidenziare rumorosamente il profondo dissenso alle proposte della Commissione Europea incluse nel Piano di Azione per proteggere gli ecosistemi marini. Durante i presidi verranno registrati video delle proteste che verranno trasmessi alla Commissione Europea il 9 maggio in occasione della Giornata dell’Europa.
“È stata scelta la data del 6 maggio – dichiara Massimo Bellavista, Responsabile Pesca e Acquacoltura Emilia-Romagna di Legacoop Agroalimentare - per evidenziare le forti preoccupazioni dei pescatori arrivati al limite della sopravvivenza. La Politica Comune della Pesca dovrebbe essere una politica che unisce i pescatori e che li renda orgogliosi dell'UE e che, invece, si è invece trasformata in una politica di restrizioni e di privazione dei diritti civili. Ecco perché è stato scelto il Giorno in cui si celebra l'Europa come data per protestare rumorosamente”.
Il 9 maggio sui social network verranno caricate le immagini ed i video prodotti durante i presidi istituiti lungo tutte le coste europee, dal Mediterraneo all'Atlantico, dal Mare del Nord al Baltico, ma anche da chi pesca in tutti i mari del mondo e divulgati on line con l'hashtag #SOS_EU_Fishing. “I pescatori e le loro comunità sono cittadini europei – dichiara Vadis Paesanti, Vicepresidente FedagriPesca Emilia- Romagna (foto) – e la politica comune della pesca dovrebbe prendersi cura dei nostri pescatori perché è in gioco il futuro del loro lavoro e delle loro famiglie. Svolgiamo il nostro ruolo fornendo un prodotto alimentare di grande qualità ai nostri concittadini dell'UE. E lo facciamo in modo sostenibile, secondo una delle normative più severe al mondo e i nostri pescatori svolgono il proprio ruolo con orgoglio e professionalità. Quale dovrebbe essere, dunque, una politica che unisca i pescatori e li renda orgogliosi di essere europei, politica che invece oggi è fonte solo di prospettive depressive? È questo il motivo per il quale è stato scelto il giorno dell’Europa come data simbolo per richiamare l’attenzione dei cittadini, delle forze politiche, delle istituzioni sul profondo disagio e preoccupazione del ceto peschereccio.
“C'è un grande malcontento e tanta incertezza per l’attuale situazione – dichiara Patrizia Masetti, Responsabile Pesca AGCI/AGRITAL Emilia-Romagna, e assistiamo a una continua riduzione della flotta peschereccia a causa della regolamentazione europea per proteggere l'ambiente marino e recuperare gli stock ittici. E nonostante gli enormi sforzi compiuti l’ulteriore riduzione è la goccia che fa traboccare il vaso”.
PRESIDI NELLE MARINERIE DELL’EMILIA-ROMAGNA - Sabato 6 maggio 2023 – Ore 11.30
- Bellaria Igea Marina: Banchina del Porto
- Cattolica: Banchina carico/scarico
- Cesenatico: Davanti al Mercato Ittico
- Goro: Banchina del Porto Peschereccio
- Porto Garibaldi: Davanti al mercato ittico
- Rimini: Davanti alla Capitaneria di Porto