“Il 2023 sarà sicuramente l’anno di svolta per le comunità energetiche rinnovabili. A breve avremo il decreto che renderà attuativi questi meccanismi e completerà il percorso di recepimento che siamo stati chiamati a compiere dalla Commissione Europea e a cui seguiranno le regole tecniche a carico del GSE. Dopo ci vorranno 30 giorni circa dalla pubblicazione del decreto per un eventuale pronunciamento da parte dell’Agenzia delle Entrate. Si tratta di un passaggio cruciale che va a completare il quadro legislativo regolatorio di riferimento che potrà permettere la diffusione e lo sviluppo di queste iniziative nel nostro paese”.
Con queste parole Fabio Armanasco, Think Green Director di Power Energia, ha fatto il punto della situazione a livello normativo per le comunità energetiche rinnovabili (CER), in occasione del suo intervento al Consiglio Regionale di Confcooperative di lunedì 13 marzo 2023 (nella foto principale).
Nel corso della mattinata dei lavori, Armanasco ha evidenziato in più di una circostanza come la cooperazione sia la migliore forma societaria per dare concretezza a queste iniziative.
“Basti pensare che le cooperative elettriche storiche – ha detto Armanasco - sono definite da molti come le comunità energetiche rinnovabili ante-litteram. Quello che è importante oggi è evitare la polverizzazione e l’eccessiva granularità di queste iniziative. Sicuramente il modello cooperativo è quello che più richiama i valori che le comunità energetiche rinnovabili sono chiamate a traguardare anche secondo quanto previsto dalla direttiva europea”.
Proprio per questo motivo Power Energia sta seguendo in questi ultimi mesi diverse iniziative di supporto allo sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili che, “godendo di questa apertura individuata dal legislatore, cioè di costituire un unico soggetto giuridico che sia riferimento per bilanci energetici che saranno comunque effettuati per singola cabina primaria – ha aggiunto Armanasco -, possono dar vita a soggetti giuridici magari più strutturati con all’interno anche competenze in grado di permettere la governance di questi meccanismi sul territorio”.
Nella foto in gallery, l’intervento del presidente di Confcooperative Emilia Romagna in occasione dell’ultimo consiglio regionale al Palazzo della Cooperazione di Bologna.