640 cooperative, 135.000 soci, 47.000 occupati e 7,7 miliardi di fatturato: è questa la consistenza di Confcooperative Terre d’Emilia, la più grande realtà territoriale di Confcooperative, che celebrerà l’assemblea costituente lunedì 20 febbraio al Forum Monzani di Modena, sancendo così l’integrazione tra le Confcooperative di Bologna, Modena e Reggio Emilia.
“L’assemblea di lunedì prossimo – sottolineano Matteo Caramaschi, Carlo Piccinini e Daniele Ravaglia, presidenti, rispettivamente, delle Confcooperative di Reggio Emilia, Modena e Bologna -– rappresenterà un evento storico per la cooperazione emiliana: in Terre d’Emilia, infatti, si darà continuità ad una grande e storica presenza di tre realtà organizzative nate nell’immediato dopoguerra, che ora si proiettano verso nuovi obiettivi di rafforzamento della capacità di rappresentanza delle istanze e degli interessi della cooperazione, ma anche di investimento su nuovi progetti di servizio alle imprese, al territorio e alle comunità locali”.
La nascita di Confcooperative Terre d'Emilia è stata preceduta, nell'ottobre scoso, dalla fusione dei tre centri di servizio alle imprese legati alle Confcooperative di Bologna, Modena e Reggio Emilia.
È nato in questo modo “B.More-Servizi alle imprese” (presieduto da Daniele Ravaglia), che si configura come il più importante centro servizi del sistema cooperativo italiano, con 300 imprese associate, 900 clienti, 140 dipendenti, 10 milioni di euro di fatturato, 3 sedi provinciali e 8 sedi territoriali, 4 delle quali, oltre a quella nel capoluogo, collocate nella provincia di Modena, ed in specifico a Montese, Pavullo nel Frignano, Zocca e Montefiorino.
“L’assemblea costituente del 20 febbraio – osservano Caramaschi, Piccinini e Ravaglia - concluderà così un processo di integrazione interprovinciale orientato al rafforzamento della dimensione di sindacato d’imprese della nostra organizzazione, alla sua capacità di investimento sulla promozione cooperativa e sullo sviluppo dei territori e, contemporaneamente, all’ulteriore crescita di servizi alle imprese che ne sostengano la crescita e vadano ad ampliare quelle opportunità di sviluppo che ricadono sulle comunità locali in termini di lavoro, coesione sociale, sicurezza ed equità nella distribuzione della ricchezza”.
A salutare la nascita di Confcooperative Terre d’Emilia – oltre al presidente di Confcooperative Modena Carlo Piccinini e ai presidenti di Confcooperative Bologna, Daniele Ravaglia, e di Reggio Emilia, Matteo Caramaschi – vi saranno ospiti d’eccezione: il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, il viceministro ai Trasporti e Infrastrutture, Galeazzo Bignami, il sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, e il presidente nazionale di Confcooperative, Maurizio Gardini.
I lavori inizieranno al Forum Monzani alle 9,30, in seduta riservata ai delegati, che procederanno anche alla elezione del primo presidente di Confcooperative Terre d’Emilia e del Consiglio generale (90 componenti); alle 11,30, poi, la tavola rotonda con Zuppi, Bonaccini, Bignami e Gardini coordinata dal vicedirettore de Il Resto del Carlino, Valerio Baroncini.
Nella foto, il Forum Monzani di Modena dove si terrà l’assemblea.