Caviro si prepara ad accogliere alcuni degli operatori internazionali più importanti del mondo vino riuniti nel Forum Mondiale delle Cooperative Vitivinicole, gruppo che comprende le principali cantine sociali di diversi grandi Paesi produttori quali Italia, Spagna, Francia, Uruguay, Cile, Argentina, Portogallo Brasile, Australia e Bolivia.
L’appuntamento italiano, in programma il 18, 19 e 20 ottobre tra Faenza e Forlì, vedrà anche la partecipazione di alcuni esponenti di spicco del sistema vino internazionale quali Luigi Moio, presidente dell’Oiv (Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino), Luca Rigotti, coordinatore vino Alleanza Cooperative Agroalimentari e presidente gruppo di lavoro vino del Copa-Cogeca, Bernardo Gouvea presidente IVV (Instituto Vinha e Do Vinho, Portogallo).
Il Forum Mondiale delle Cooperative Vitivinicole nasce come contesto informale in cui le aziende vitivinicole partecipanti (che sono 20, Capel, Fecovita, La Riojana, Vicca, Cenecoop, Aurora, Garibaldi, Sao Joao, Nova Alianca, Pradense, Cevipe, Val D'Orbieu - Cordier, Vinadeis, Baco D-Coop, Cuatro Rayas, Caviro, Manjavacas, Martin Codax, Porto do Barca, Adega Vila Real e CCWCoop), si scambiano informazioni e operano su argomenti comuni orientati all’interesse dei produttori vitivinicoli.
Essendo Caviro, nella persona del presidente Carlo Dalmonte (nella foto), a presiedere il Forum per il 2022, l’evento si svolgerà tra le due sedi romagnole del Gruppo: “Questo incontro, finalmente dal vivo, è quanto mai importante per il Forum - evidenzia Dalmonte -. Tra le cooperative partecipanti lo scambio di informazioni è fondamentale soprattutto se teniamo in considerazione che il vino è un prodotto ormai completamente globalizzato e che le politiche internazionali e le normative di settore riguardano tutti”.
Il Forum si aprirà il 18 ottobre con l’arrivo e la cena di benvenuto e proseguirà il 19 ottobre alle 8.30 a Faenza con l’approfondimento più ‘sentito’ dagli operatori che riguarda il tema «Vino e salute»: “C’è molta preoccupazione intorno a questa tematica - spiega il presidente di Caviro -. Il nostro Gruppo e chi ci rappresenta ai tavoli nazionali e internazionali sta lavorando intensamente per fare in modo che la politica europea, e non solo, comprenda che il vino è prima di tutto un alimento che fa parte della dieta mediterranea e che non va equiparato alle altre bevande alcoliche. Nel Forum c’è condivisione e maturità su questo argomento, siamo tutti concordi che occorra far comprendere alla politica che, in prima battuta sul fronte normativo, che il vino debba essere trattato in modo diverso dai superalcolici”.
Al dibattito su questo tema parteciperanno Luigi Moio, presidente dell’OIV, Luca Rigotti, coordinatore vino Alleanza Cooperative Agroalimentari e presidente gruppo di lavoro vino del Copa-Cogeca, il Dr. Giacosa, direttore scientifico del Dipartimento di Gastroenterologia del Gruppo Sanitario Policlinico di Monza (teleconferenza), il Dr. Caprara, specialista in Igiene e Sanità pubblica e il prof. Montanari, del Reparto Terapia del Dolore dell’Ospedale Bellaria di Bologna. Il convegno sarà moderato da Luciano Ferraro, capo redattore del Corriere della Sera.
Nella stessa sede, il 19 ottobre alle 16.30, si svolgerà un altro convegno su di uno dei temi portanti della filosofia del Gruppo Caviro quale l’Economia Circolare come leva di sviluppo aziendale. “È un tema su cui possiamo dire tanto e che raccoglie molto interesse all’interno del Forum - aggiunge Dalmonte -. Siamo felici di poter condividere i risultati raggiunti in questo campo e di poter mostrare ai dirigenti di queste cooperative internazionali il nostro sistema e le nostre tecnologie”.
La giornata del 20 ottobre sarà invece dedicata allo stabilimento di Forlì dove Caviro riunisce molte delle proprie linee produttive. Obiettivo della seconda giornata del meeting è affrontare i dieci punti individuati in occasione del pre-forum che si è svolto lo scorso maggio e approfonditi nella prima giornata di lavoro. Tra questi la promozione di convegni e incontri dedicati al vino, l’ingresso nel dibattito scientifico-salutistico a tema vino allacciando un rapporto con FIVIN (Fundation para la Investigacion del Vino y la Nutricion) e le riviste scientifiche, il rafforzamento dei rapporti con le organizzazioni internazionali quali OIV e FAO, l’inclusione del vino come alimento separato dai distillati, soluzioni alternative agli incrementi dei costi e alle difficoltà di approvvigionamento.
Al termine della giornata di lavoro i partecipanti al Forum visiteranno il vigneto sperimentale nelle adiacenze della Cantina di imbottigliamento forlivese di Caviro e, a seguire, raggiungeranno la Cantina di Forlì-Predappio.