BOLLETTE FUORI CONTROLLO NELLE CASE DI RIPOSO

BOLLETTE FUORI CONTROLLO NELLE CASE DI RIPOSO

Aumenti spropositati, le coop sociali che gestiscono le CRA chiedono aiuti e raccontano le loro storie. Federsolidarietà ha aperto un’interlocuzione con la Regione.

venerdì 2 settembre 2022

Non possono alterare la temperatura, perché agli ospiti fragili va garantito il caldo in autunno-inverno e il fresco nei mesi più caldi in estate. Non possono intervenire sulle tariffe, determinate dalla Regione tramite il sistema dell’accreditamento. Hanno spesso le mani legate quando si tratta di interventi di efficientamento energetico delle strutture, che spesso non sono di loro proprietà. La situazione delle cooperative sociali impegnate nella gestione delle Case Residenza Anziani (CRA) presenti in regione è davvero molto problematica a causa degli esorbitanti rincari energetici che fanno arrivare sulle tavole dei cooperatori bollette completamente fuori controllo e del tutto insostenibili per queste imprese. Da giorni Confcooperative Federsolidarietà Emilia Romagna sta denunciando questo problema, chiedendo maggiore attenzione a Istituzioni e forze politiche (peraltro impegnate in campagna elettorale) affinché si salvaguardino i servizi a tutela delle persone più fragili.

 

“Tra febbraio e marzo gli incrementi sembravano già insopportabili, ma non avevamo ancora compreso quello che sarebbe accaduto dopo” ha spiegato il presidente regionale della Federazione Antonio Buzzi in un’intervista al Corriere Romagna dei giorni scorsi. Per quanto riguarda il solo Consorzio Solco Ravenna presieduto da Buzzi, per fare un esempio, “siamo passati da un costo medio dell’energia che ci faceva arrivare per ogni anno bollette da 600/620mila euro a una previsione per il 2022 che supera il milione e mezzo di euro”. Una differenza di circa 900mila euro che, ad oggi, non trova un contrappeso nella tariffa riconosciuta dalla Regione, ferma su tassi di rimborso per le utenze delle strutture accreditate pensati quando caro energia e speculazioni non si erano ancora manifestati all’orizzonte. “Ultimamente – ha aggiunto Buzzi, presidente di Confcooperative Federsolidarietà Emilia Romagna - è ripartito il confronto con la Regione che, pur nelle difficoltà di bilancio note ormai a tutti, ha promesso che entro settembre si muoverà qualcosa. Nei prossimi giorni ci aspettiamo che la Giunta si esprima per un riconoscimento verso le strutture accreditate”. E ci sarà da capire se la Regione interverrà con risorse proprie oppure agirà sulle rette. Il tutto nell’impossibilità attuale, per i gestori, di accedere a risorse statali dal momento che non rientrano nelle cosiddette “aziende energivore”.

 

Un analogo allarme è stato lanciato dalle pagine del quotidiano Libertà di Piacenza da Stefano Borotti, direttore della cooperativa sociale Unicoop, che prevede aumenti delle bollette fino al 150%. Dal canto suo, Unicoop ha introdotto la termoregolazione nella maggior parte dei suoi edifici, ma questo non basta a fronteggiare i rincari. “Per quest’anno abbiamo deciso di non fare ripercuotere questi aumenti dei costi sulle famiglie – ha spiegato Borotti -. Se ne farà carico la cooperativa interpretando il suo ruolo di impresa sociale del territorio e attingendo al fondo di riserva accantonato negli anni per fare fronte alle emergenze. Ma dal 2023 non potremo più intervenire e ci aspettiamo aiuti in favore delle realtà che lavorano a servizio delle persone più fragili”.

 

Infine appello a sostenere queste strutture dedicate agli anziani è arrivato anche dal presidente della cooperativa sociale L’Aquilone di San Mauro Pascoli (FC), Paolo Dall’Acqua, intervistato dal TGR Emilia-Romagna di Rai 3 (nella foto principale) al quale ha spiegato il raddoppio delle utenze nella CRA Domus Pascoli che ospita oltre 80 anziani. E questo a fronte di contratti per l’energia a prezzo bloccato realizzati nei mesi scorsi, per cercare di tamponare il problema. “Ai nostri ospiti va garantita un’adeguata temperatura sia in inverno che in estate, non possiamo certo risparmiare su questo” ha spiegato.

 

Nella foto in gallery, l’intervista del TGR Emilia-Romagna al presidente regionale di Federsolidarietà Antonio Buzzi.

 

A cura dell’ufficio stampa e comunicazione di Confcooperative ER